venerdì 27 dicembre 2013

Due nonne due mondi e un parroco intraprendente

L’infanzia di Chiara Frugoni

27 dicembre 2013
"Uno dei pochi privilegi della vecchiaia – scrive Lucetta Scaraffia recensendo Perfino le stelle devono separarsi (Milano, Feltrinelli, 2013) – è avere qualcosa da raccontare, ma non tutti lo sanno fare con la leggerezza gioiosa e la pietas di Chiara Frugoni nel suo breve libro di memorie". 
Un’infanzia vissuta durante la guerra, fra mille restrizioni, e dominata dalle figure di due nonne, la ricca e la povera, entrambe interessanti e importanti, che fin da piccola le dimostrano concretamente la differenza delle classi sociali. Un mondo però in cui genitori e maestri, di tutte le classi sociali, erano soliti punire con le botte i bambini, a cui pensano di avere molto da insegnare, con le buone o con le cattive. Bimbi verso i quali prevale il senso di responsabilità, la certezza di dover dare in primo luogo un’educazione, rispetto alle espressioni affettive e alla protezione incondizionata che oggi sono tanto diffuse. Ma nessun bambino dubitava mai del loro amore.
La religione è sempre presente nella vita quotidiana, e non è un’esperienza positiva. Si salva solo un parroco intraprendente, che porta nel paesetto collinare il teatro e il cinema, ampliando così, in modo decisivo, la capacità di immaginazione dei contadini. Ma non è certo la modernità che manca, in queste pagine intrise di amorosa nostalgìa, come rivela fin da principio il bellissimo titolo.
L'OSSERVATORE ROMANO

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